venerdì 21 febbraio 2014

Il chicco di grano, se muore, porta frutto


"In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza»." (Mc. 8,34-38;9,1)

Gesù, con queste parole ci invita a seguirlo, non a modo nostro, ma a modo Suo, non si può essere attaccati alle cose del mondo, ai comportamenti del mondo e pensare di seguire Cristo. 

Quando mettiamo al primo posto noi stessi, quando abbiamo veleni dentro al nostro cuore, come possiamo dire di seguire Cristo, dire di essere cristiani?
Quando diciamo di amare Cristo ma: portiamo giudizi; preferiamo male-dire anziché bene-dire; siamo attaccati alle nostre cose, ai nostri spazi senza curarci degli altri; allora viviamo nell’ipocrisia

Gesù prosegue: “chi si vergognerà di Me e delle Mie parole”, ma noi, che diciamo di credere in Dio, a volte ci vergogniamo delle Sue parole, ci scandalizziamo della Parola di Dio quando diciamo: “Si Gesù dice, ma … io come faccio? Gesù mi chiede .. eh, però .., vivere in questo mondo ci impone ad essere diversi”.

Questo è lo scandalo, questo è vergognarsi delle Sue parole, noi dobbiamo essere coerenti con la Sua parola, se vogliamo chiamarci cristiani.

E più avanti leggiamo: “Vi sono alcuni qui presenti che non morranno prima di aver visto giungere il Regno di Dio nella Sua potenza”. Alcuni di voi, dice, qui presenti ad ascoltare la Mia parola, potranno sentire già la potenza del Regno di Dio nella loro vita, se la accoglieranno, e Mi ameranno. E questo è un invito che fa ad ognuno di noi.

Ogni giorno che noi passiamo nel peccato, ci togliamo la possibilità di vivere quella gioia piena e profonda che Dio può dar ad ognuno di noi, che è il Regno di Dio, che è amore, pace, gioia.

Allora, chiediamo al Signore di aiutarci ad amare la Sua parola, a non vergognarci di Lui e anche ad imparare a rinnegare noi stessi, a essere quel chicco di grano che, se muore, porta frutto.