"La guarigione del paralitico" Bartolomé Esteban Murillo
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In
quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua
città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo
la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i
peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù,
conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro
cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”,
oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha
il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al
paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a
casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a
Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. (Mt 9,1-8)
“Rimettere
i peccati e guarire dalle infermità” sono due realtà possibili solo a Dio. L’abbiamo visto accadere spesso nella storia
della chiesa, dei santi; facevano e fanno miracoli. Anche gli apostoli ne
compivano, si narra negli Atti degli apostoli che una ragazza morta, Tabita,
viene risuscitata da Pietro; e uno storpio viene da lui guarito. Tutto ciò è possibile
solo per grazia di Dio. Così anche per i peccati; solo il Signore può leggere nel nostro cuore, solo Lui sente se è
scosso dal vero pentimento, se animato dal desiderio di non cadere più in
quell’errore, se è un cuore umile e sofferente consapevole della propria
fragilità, ma quietato dalla fiducia nella misericordia Dio. Il Vangelo di oggi
termina con: “le folle…furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva
dato un tale potere agli uomini”.
E’
sempre e solo Lui che abilita i Suoi ministri o persone da Lui scelte, ad
essere portatori della Sua Grazia, per riuscire a compiere in noi, attraverso il
sacramento della confessione o delle preghiere di liberazione e di guarigione,
questi miracoli. Il monito di Gesù a riguardo è chiaro e invita alla
riflessione: non dobbiamo mai, amare il dono più del donatore. Il donatore è solo
Dio e il dono, il carisma, dobbiamo accoglierlo e viverlo come una grande
grazia e come dimostrazione della Sua costante presenza vicino a noi.
Sia lodato Gesù Cristo!
“Dio onnipotente ed eterno, esaudisci le
preghiere della tua Chiesa che al mattino, a mezzogiorno e alla sera celebra le
tue lodi; disperdi dal nostro cuore le tenebre del male perché procediamo
sicuri verso Cristo, vera luce che non tramonta”.
(Orazione conclusiva delle
lodi)