Ricorreva, in
quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù
camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero
attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il
Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non
credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno
testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore.
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do
loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà
dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e
nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
(Gv. 10,22-30)
Credere nella
parola di Dio, credere in Cristo significa credere nei Suoi testimoni: coloro
che Lo amano e che vogliono vivere il Vangelo, o meglio si impegnano a vivere
il Vangelo.
Tuttavia le
persone che vogliono vivere con coerenza le parole di Gesù, non sempre sono
comprese, anzi, sono spesso giudicate. Del resto sono gli stessi passi di
Cristo, come leggiamo nel Vangelo di oggi, anche Lui ha vissuto questa
esperienza, nonostante le opere compiute, nonostante l’autenticità, la coerenza
della Sua vita nell’amore, comunque era giudicato, non credevano in Lui.
Chi segue
Cristo compie gli stessi passi, vive la stessa sofferenza, gli stessi attacchi
dal mondo, ma come Lui condivide l’amore di Dio, al punto di sentirsi una sola
cosa, attraverso Cristo, con Dio e di non poter essere più strappato dalle mani
del Padre. Se noi seguiamo con coerenza, consapevolezza, fede e volontà Cristo,
nessuno, mai, né giudizi, né affetti, né ricchezze del mondo ci potrà più
strappare da Lui.
Cristo è un
pastore che sta davanti alle pecore infatti “le pecore lo seguono perché
conoscono la sua voce”, ovvero "pecore" sta per persone mansuete,
miti, obbedienti. Queste sono qualità importanti per poter vivere la parola di
Dio, e chi vuole seguire Dio nell’amore, nella carità, non può che seguire Gesù
Cristo perché riconosce in Lui la Parola di verità, il Pastore che le chiama, e
riconosce in Lui anche la Porta, attraverso la quale incontriamo la salvezza.
Quella porta che ci fa entrare, ci introduce nella vita eterna, nell’amore di
Dio, nella luce di Dio.
Chiediamo
allora al Signore nostro Gesù Cristo, di aiutarci a continuare, a perseverare
senza paura, sulla strada che Lui ha indicato ad ognuno di noi, cioè la strada
del Vangelo perché è la Via, la Verità e la Vita; di non farci frenare dai
giudizi, dalle cose del mondo, ma di continuare con una volontà sempre più
forte, più profonda, vera.
Nella veglia
salvaci Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace, alleluia.
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace, alleluia.
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