In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a
pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e
mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le
vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e
berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli
ordini ricevuti? Così anche voi, quando
avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili.
Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». (Lc 17,7-10)
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“Siamo servi inutili”. Queste parole di Gesù che conosciamo, che abbiamo sentito tante volte, vogliono dirci che ciò che noi portiamo avanti, nella nostra vita dobbiamo farlo con umiltà, non è buona cosa vantarsi delle proprie azioni e specialmente del proprio percorso, percorso di fede, percorso di conversione.
Ci mette in guardia anche Teresa d’Avila: il pericolo delle terze mansioni è proprio la superbia, la superbia di pensare di essere perfetti perché abbiamo iniziato un cammino di fede e guardare gli altri, come si usa dire, dall’alto in basso perché li sentiamo inferiori a noi. Non è quello che ci insegna Gesù, Gesù ci insegna ad amare nell’umiltà, amare nella carità. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare, non abbiamo fatto niente di più, il nostro cammino di conversione del cuore, è ciò che è giusto fare, non abbiamo fatto niente di più.
Vogliamo vivere per l’eternità nel regno dei cieli col nostro Signore Gesù Cristo e il Padre celeste e tutti i nostri cari che già sono con Lui? bene, non dobbiamo fare altro che percorrere quella strada che Cristo ci ha indicato, ci ha insegnato senza vantarsi, è giusto ciò che dobbiamo fare, ma come leggiamo nel Salmo 100 Programma di un re fedele a Dio - Se mi amate osservate i miei comandamenti , questo è il titolo del salmo 100.
Amore e giustizia voglio cantare,
voglio cantare inni a te, o Signore.
Agirò con saggezza nella via dell'innocenza:
quando a me verrai?
Camminerò con cuore integro,
dentro la mia casa.
Dobbiamo prendere anche noi, come nostro programma, questo Salmo: agire con saggezza, con innocenza, camminare con cuore integro dentro (dice qui) la mia casa, cioè il mio cuore. Il mio cuore deve essere integro, la mia vita deve essere saggia e dettata dall’innocenza, che è il contrario della malizia. Eppure tante persone vivono con la malizia – come devo fare per piacere di più, o per raggirare quella persona o l’altra perché possa venire a me un tornaconto – il fatto è che chi ragiona così, pensa che lo siano tutti, non riconosce più l’innocenza, la saggezza e il cuore integro.
Chi calunnia in segreto il suo prossimo
io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo
non lo potrò sopportare.
Non abiterà nella mia casa,
chi agisce con inganno,
chi dice menzogne non starà alla mia presenza”.
L’ipocrisia che Gesù condanna è covare nel cuore sentimenti di superbia, di menzogna, ma apparire come buono, migliore. Anche il Salmo 100 ci invita a essere servi inutili, a non agire con malizia, a non agire con ipocrisia, ma essere saggi: “innocenti con il cuore integro, a non operare il male”. Solo il Signore sa quello che c’è nel cuore di ognuno di noi, ma cerchiamo di guardarci nella verità, guardare con attenzione i nostri pensieri, i nostri sentimenti, le nostre azioni. Qual è la spinta vera che c’è nel cuore? È buona? È di menzogna? È di ipocrisia?
Aiutaci, Signore, a capire dove stiamo camminando, se su una strada che porta a Te, o una strada che porta i vantaggi di questo mondo; che non è mai una strada felice, una strada gioiosa. Aiutaci a essere servi inutili, a fare ciò che Tu ci chiedi nell’obbedienza, nell’amore, nella gratuità.
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“Siamo servi inutili”. Queste parole di Gesù che conosciamo, che abbiamo sentito tante volte, vogliono dirci che ciò che noi portiamo avanti, nella nostra vita dobbiamo farlo con umiltà, non è buona cosa vantarsi delle proprie azioni e specialmente del proprio percorso, percorso di fede, percorso di conversione.
Ci mette in guardia anche Teresa d’Avila: il pericolo delle terze mansioni è proprio la superbia, la superbia di pensare di essere perfetti perché abbiamo iniziato un cammino di fede e guardare gli altri, come si usa dire, dall’alto in basso perché li sentiamo inferiori a noi. Non è quello che ci insegna Gesù, Gesù ci insegna ad amare nell’umiltà, amare nella carità. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare, non abbiamo fatto niente di più, il nostro cammino di conversione del cuore, è ciò che è giusto fare, non abbiamo fatto niente di più.
Vogliamo vivere per l’eternità nel regno dei cieli col nostro Signore Gesù Cristo e il Padre celeste e tutti i nostri cari che già sono con Lui? bene, non dobbiamo fare altro che percorrere quella strada che Cristo ci ha indicato, ci ha insegnato senza vantarsi, è giusto ciò che dobbiamo fare, ma come leggiamo nel Salmo 100 Programma di un re fedele a Dio - Se mi amate osservate i miei comandamenti , questo è il titolo del salmo 100.
Amore e giustizia voglio cantare,
voglio cantare inni a te, o Signore.
Agirò con saggezza nella via dell'innocenza:
quando a me verrai?
Camminerò con cuore integro,
dentro la mia casa.
Dobbiamo prendere anche noi, come nostro programma, questo Salmo: agire con saggezza, con innocenza, camminare con cuore integro dentro (dice qui) la mia casa, cioè il mio cuore. Il mio cuore deve essere integro, la mia vita deve essere saggia e dettata dall’innocenza, che è il contrario della malizia. Eppure tante persone vivono con la malizia – come devo fare per piacere di più, o per raggirare quella persona o l’altra perché possa venire a me un tornaconto – il fatto è che chi ragiona così, pensa che lo siano tutti, non riconosce più l’innocenza, la saggezza e il cuore integro.
Chi calunnia in segreto il suo prossimo
io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo
non lo potrò sopportare.
Non abiterà nella mia casa,
chi agisce con inganno,
chi dice menzogne non starà alla mia presenza”.
L’ipocrisia che Gesù condanna è covare nel cuore sentimenti di superbia, di menzogna, ma apparire come buono, migliore. Anche il Salmo 100 ci invita a essere servi inutili, a non agire con malizia, a non agire con ipocrisia, ma essere saggi: “innocenti con il cuore integro, a non operare il male”. Solo il Signore sa quello che c’è nel cuore di ognuno di noi, ma cerchiamo di guardarci nella verità, guardare con attenzione i nostri pensieri, i nostri sentimenti, le nostre azioni. Qual è la spinta vera che c’è nel cuore? È buona? È di menzogna? È di ipocrisia?
Aiutaci, Signore, a capire dove stiamo camminando, se su una strada che porta a Te, o una strada che porta i vantaggi di questo mondo; che non è mai una strada felice, una strada gioiosa. Aiutaci a essere servi inutili, a fare ciò che Tu ci chiedi nell’obbedienza, nell’amore, nella gratuità.
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Sabato 14 novembre vi aspettiamo per passare insieme la giornata dedicata alle "Piccole Voci".
Alcune persone faranno la "Promessa", chiediamo al Signore che porti su di loro e tutte le "Piccole Voci" la Sua benedizione.
Un caro abbraccio