La creazione di Adamo - Mchelangelo (Cappelli Sistina - Musei Vaticani) |
Negli incontri
tenuti nei giorni scorsi (sabato e domenica, ieri e oggi) abbiamo trattato il
tema:
“L’uomo” – il
senso dell’esistenza, la Chiesa “corpo del Signore”.
Come testo per
le riflessioni abbiamo utilizzato il Catechismo della Chiesa Cattolica dal 355
al 379 e dal 783 al 801 e poi alcuni passi del libro “Le ragioni del corpo” di
padre Antonio Gentili.
Ecco alcuni
passaggi:
«A immagine di
Dio» (dal Catechismo della Chiesa Cattolica)
355 « Dio creò
l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò »
(Gn 1,27). L'uomo, nella creazione, occupa un posto unico: egli è « a immagine
di Dio » (I); nella sua natura unisce il mondo spirituale e il mondo
materiale (II); è creato « maschio e femmina » (III); Dio l'ha stabilito nella
sua amicizia (IV).
356 Di tutte le creature visibili, soltanto l'uomo è «
capace di conoscere e di amare il proprio Creatore »; « è la sola creatura che
Dio abbia voluto per se stessa »; soltanto l'uomo è chiamato a condividere,
nella conoscenza e nell'amore, la vita di Dio. A questo fine è stato creato ed
è questa la ragione fondamentale della sua dignità.
« Quale fu la ragione che tu ponessi l'uomo in tanta
dignità? Certo l'amore inestimabile con il quale hai guardato in te medesimo la
tua creatura e ti sei innamorato di lei; per amore infatti tu l'hai creata, per
amore tu le hai dato un essere capace di gustare il tuo Bene eterno ». (Santa Caterina
da Siena, "Il dialogo della Divina provvidenza)
Unità di anima
e di corpo (dal Catechismo della Chiesa Cattolica)
365 L'unità
dell'anima e del corpo è così profonda che si deve considerare l'anima come la
« forma » del corpo; ciò significa che grazie all'anima spirituale il corpo,
composto di materia, è un corpo umano e vivente; lo spirito e la materia,
nell'uomo, non sono due nature congiunte, ma la loro unione forma un'unica
natura.
366 La Chiesa
insegna che ogni anima spirituale è creata direttamente da Dio – non è «
prodotta » dai genitori – ed è immortale: essa non perisce al momento della sua
separazione dal corpo nella morte, e di nuovo si unirà al corpo al momento
della risurrezione finale.
Il corpo ospite
e compagno dell'anima - (da:“Le ragioni del corpo” di padre Antonio
Gentili)
«Brama con
allegrezza la vera integrità del corpo e dell'anima». «L'anima è governata
dallo Spirito di Dio come il corpo dall'anima». (Sant'Antonio M. Zaccaria)
“Oggi forse
come non mai si avverte l'esigenza non solo integrare il corpo nell'esperienza
spirituale (visione cosiddetta olistica o globale del vissuto umano), ma anche
di farne in certo senso il punto di partenza. Il corpo infatti ha, per così
dire, un carattere sacramentale, è cioè il segno di realtà nascoste,
raggiungibili unicamente attraverso di esso. Il corpo ha tutte le carte in
regola per presentarsi come simbolo: la dimensione più profonda dell'essere
umano, l'io, si manifesta attraverso il corpo materiale. In altre parole, il
linguaggio del corpo, costituito dalla sua natura e dalle sue funzioni, è
autobiografico: rivela il segreto linguaggio dello spirito che in esso si
«materializza» e attraverso di esso si esprime. Con ciò faremo nostro l'invito
che fu già di Aristotele (384-322 a.c.), di passare dal sapere al sentire (où
màthein, allà pàthein) o, in altri termini, di passare da una conoscenza senza
esperienza a un'esperienza che produce una più profonda conoscenza.”
«Un solo corpo» (dal Catechismo della Chiesa Cattolica)
790 I credenti
che rispondono alla Parola di Dio e diventano membra del corpo di Cristo,
vengono strettamente uniti a Cristo: « In quel corpo la vita di Cristo si
diffonde nei credenti che attraverso i sacramenti vengono uniti in modo arcano
ma reale a Cristo che ha sofferto ed è stato glorificato ». Ciò è
particolarmente vero del Battesimo, in virtù del quale siamo uniti alla morte e
alla risurrezione di Cristo, e dell'Eucaristia, mediante la quale «
partecipando realmente al Corpo del Signore, siamo elevati alla comunione con
lui e tra di noi ».
791 L'unità del
corpo non elimina la diversità delle membra: « Nell'edificazione del corpo di
Cristo vige la diversità delle membra e delle funzioni. Uno è lo Spirito, il
quale per l'utilità della Chiesa distribuisce i suoi vari doni con magnificenza
proporzionata alla sua ricchezza e alle necessità dei servizi ». L'unità del
corpo mistico genera e stimola tra i fedeli la carità: « E quindi se un membro
soffre, soffrono con esso tutte le altre membra; se un membro è onorato, ne
gioiscono con esso tutte le altre membra ». Infine, l'unità del corpo mistico
vince tutte le divisioni umane: « Quanti siete stati battezzati in Cristo, vi
siete rivestiti di Cristo. Non c'è più né giudeo né greco; non c'è più schiavo
né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù
» (Gal 3,27-28).
Un caro abbraccio