martedì 1 luglio 2014

La comunione con Dio: dono e collaborazione - seconda parte

Padre Fabio Pistillo e Don Tiziano Vanzetto
di Padre Fabio Pistillo
Teresa tratta di questo aspetto centrale della vita cristiana nelle quinte dimore del Castello interiore introducendo l’esempio del baco da seta che si trasforma in farfalla come paragone alla vita cristiana. Come il baco rinchiudendosi nel proprio bozzolo, si trasforma in farfalla così il cristiano è trasformato in Cristo. Il fondamento biblico è la nuova nascita (cf. Gv 1,13; 3,3-7); l’essere nuova creatura (cf. Gal 6,15; 2 Cor 5,17); è la novità dell’agire cristiano (cf. Rm 6,1-23) come conseguenza della morte dell’uomo vecchio e la nascita del nuovo (cf. Col 2,11.12; 3.1-15). A livello autobiografico, Teresa traccia i momenti fondamentali della storia della sua amicizia con Cristo: la resurrezione sperimentata nell’incontro con Gesù, la conversione che l’ha trasformata nella profondità del suo essere e del suo agire. Sono un’eco delle parole di Paolo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” (Gal 2,20).
Sulla scelta di Teresa di usare la vicenda del baco da seta come simbolo della novità di vita in Cristo, notiamo subito una particolarità. Prima di lei nessuno ha usato l’evoluzione naturale del baco per paragonarla al processo di morte-resurrezione del cristiano. Il senso spirituale dato dalla santa -vita nuova del cristiano come partecipazione al mistero pasquale di Cristo- è totalmente nuovo nella letteratura spagnola ed è ancora oggi insuperato. L’originalità del simbolo sta nell’applicare alla vita cristiana il momento cruciale della conformazione a Cristo. Di per sé, il simbolo potrebbe servire per illustrare l’intero arco della vita spirituale, ma Teresa lo sceglie solo per il momento cruciale della trasformazione. Comunque la santa da alcune semplici pennellate sulla nascita e crescita del baco e sulla vita gioiosa della farfallina che suggeriscono ulteriori approfondimenti.
Infatti, il simbolo serve a Teresa per suscitare nel lettore il desiderio della maturità cristiana a cui è chiamato ogni uomo, di ogni tempo e cultura, di qualunque stato di vita. Ciascuno può leggere nel simbolo la propria vita e trarre l’insegnamento per disporsi alla forza trasformatrice della grazia e così sperimentare la piena comunione con Dio. Anche dal punto di vista letterario nel passaggio dal piano simbolico a quello applicativo, il cui risultato è una lettura piacevole, la santa dimostra notevoli doti di scrittrice. Lei stessa riconosce anche questo è una grazia di Dio, perché se il Signore non muove la penna è impossibile scrivere queste cose soprannaturali (cf. 5M 4,11).
Il discorso teresiano si sviluppa su due aspetti fondamentali e complementari dell’unica realtà della comunione con Dio;  Il primo aspetto è dato dall’esperienza mistica di una gioiosa pienezza di amore, mentre il secondo è definito dal cammino dell’amare il prossimo con perfezione. Sono come le due facce di una medaglia, dell’unico cammino del piacere a Dio, del fare la sua volontà di Dio.
Nell’esperienza mistica dell’unione prevale l’agire di Dio che trasforma la vita del cristiano conformandolo a Cristo e donandogli l’esperienza di un radicale cambiamento fin nelle profondità dell’essere: è nata la farfalla. (continua ..)
 ------------------------
Sia lodato Gesù Cristo, nostro Signore.