mercoledì 7 ottobre 2015

Beata Vergine Maria del Rosario

Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio“. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei. (Lc 1, 26-38)

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Per ricordare la bellezza del "si"di Maria, nostra Santa Madre, abbiamo letto il Vangelo dell'annunciazione:
“Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la Tua parola”, che meraviglia se ognuno di noi potesse dire queste parole dette da Maria e con lo stesso amore, con la stessa intensità: significherebbe accogliere nella nostra vita il volere di Dio, donare a Lui il nostro cuore, la nostra mente, tutto ciò che abbiamo. L’angelo quando appare a Maria dice: “rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te”.

Ecco, noi potremmo vivere sempre in questa gioia, in questa pienezza di grazia perché il Signore abiterebbe in noi, se noi dovessimo dire il nostro sì:

 sì, Signore, accolgo la Tua parola,

si, Signore, voglio vivere nella carità, nell’umiltà, nella mitezza,

sì, Signore voglio essere misericordioso,

sì, Signore, voglio camminare con Te verso le persone bisognose, sofferenti, verso tutti i fratelli, anche quelli che sembrano nemici, ma che in fondo sono nemici di loro stessi,

si, Signore, avvenga di me secondo la Tua parola.


Grazie a voi tutti che ci seguite sempre con tanto affetto, vi abbraccio