lunedì 25 maggio 2015

E chi può essere salvato?

Cristo ed il giovane ricco di Heinrich Hofmann
"In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio»." (Mc.10,17-27)

Cosa dobbiamo fare per ereditare la vita eterna?
“Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onorare il padre e la madre”. Credo che non per tutti sia semplice rispettare questi comandamenti del Signore.
Se ci soffermiamo su ognuno di essi certamente in qualcosa ci riconosciamo in errore, o magari lo siamo stati. Con tanta facilità uccidiamo le persone con le nostre parole o menzogne e magari ce ne vantiamo, con la menzogna rubiamo, frodiamo. E il padre e la madre? li onoriamo, li rispettiamo? O sempre con la menzogna preferiamo accusarli piuttosto che comprenderli ed aiutarli, facendo un passo verso di loro allontanandoci dal nostro orgoglio ed egoismo?
Ma vendere tutto ciò che abbiamo, darlo ai poveri e seguire Gesù nella carità, nell’umiltà, questo per molti è davvero inconcepibile. Allora preferiamo starcene ben bene aggrappati ai nostri interessi, alle nostre menzogne, pensando di costruirci così la sicurezza eterna. Che stoltezza! Gesù che dice sempre la verità continua: “Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!”.
Il problema non è possedere molti beni, ma esserne attaccati al punto di non vedere gli altri. Anche chi non ha molti beni, ma vede solo i propri interessi è quel ricco che non può entrare nel Regno dei cieli. Chi preferisce le ricchezze di questo mondo, non può avere il cuore libero per seguire Cristo.
Perché per il denaro, ancora oggi come allora, si uccide, si tradisce, si vendono i propri valori, gli affetti, la propria dignità.

Confortaci, o Dio, con la presenza del Figlio tuo, e ravviva la nostra fede, perché sappiamo riconoscerlo, come i discepoli a Emmaus, alla mensa della parola e del pane.
Vi abbraccio