Cristo ed il giovane ricco di Heinrich Hofmann |
"In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale
gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli
domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita
eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se
non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere
adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo
padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin
dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e
gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai
poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste
parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva
infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è
difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di
Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e
disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più
facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri
nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi
può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse:
«Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio»." (Mc.10,17-27)
Cosa
dobbiamo fare per ereditare la vita eterna?
“Non
uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non
frodare, onorare il padre e la madre”. Credo che non per tutti sia semplice
rispettare questi comandamenti del Signore.
Se
ci soffermiamo su ognuno di essi certamente in qualcosa ci riconosciamo in errore,
o magari lo siamo stati. Con tanta facilità uccidiamo le persone con le nostre
parole o menzogne e magari ce ne vantiamo, con la menzogna rubiamo, frodiamo. E
il padre e la madre? li onoriamo, li rispettiamo? O sempre con la menzogna
preferiamo accusarli piuttosto che comprenderli ed aiutarli, facendo un passo
verso di loro allontanandoci dal nostro orgoglio ed egoismo?
Ma
vendere tutto ciò che abbiamo, darlo ai poveri e seguire Gesù nella carità,
nell’umiltà, questo per molti è davvero inconcepibile. Allora preferiamo
starcene ben bene aggrappati ai nostri interessi, alle nostre menzogne,
pensando di costruirci così la sicurezza eterna. Che stoltezza! Gesù che dice
sempre la verità continua: “Quanto è difficile, per quelli che possiedono
ricchezze, entrare nel regno di Dio!”.
Il
problema non è possedere molti beni, ma esserne attaccati al punto di non
vedere gli altri. Anche chi non ha molti beni, ma vede solo i propri interessi
è quel ricco che non può entrare nel Regno dei cieli. Chi preferisce le
ricchezze di questo mondo, non può avere il cuore libero per seguire Cristo.
Perché
per il denaro, ancora oggi come allora, si uccide, si tradisce, si vendono i
propri valori, gli affetti, la propria dignità.
Confortaci, o Dio, con la presenza del Figlio tuo, e ravviva la nostra
fede, perché sappiamo riconoscerlo, come i discepoli a Emmaus, alla
mensa della parola e del pane.
Vi abbraccio