Cristo ridona la vista al cieco di Gerico - Gian Domenico Tiepolo |
“In quel
tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla,
il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.
Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide,
Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo
rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di
Davide, abbi pietà di me!». Gesù si
fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio!
Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne
da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che
cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda
di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide
di nuovo e lo seguiva lungo la strada.” (Mc. 10,46-52)
Se riconoscessimo
la nostra cecità, la nostra povertà, potremmo chiamare Gesù, chiedere a Lui l’aiuto
perché ci possa ridare la capacità di vedere la verità.
Tutti noi
abbiamo bisogno di Lui per camminare in modo giusto sulla via della vita,
pensare di non avere la necessità della luce della Sua parola è da sciocchi e
ciechi.
Gesù ci
chiama e ci invita ad avere il coraggio di alzarci da una situazione di
sofferenza, da una situazione di dolore, di tristezza, di alzarci e di andare verso
di Lui, perché Gesù chiama ognuno di noi alla gioia, alla pace, alla salvezza.
“Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù”.
Quando noi
riusciamo a prendere coraggio, alzarci e andare verso il Signore? Quando
gettiamo via il nostro mantello. Pensate, Bartimèo era povero, il mantello era
tutto ciò che aveva, eppure per andare da Gesù ha buttato via il suo mantello,
per correre più in fretta, per essere più leggero e arrivare a Lui. Quanti
mantelli noi abbiamo che ci impediscono di andare da Gesù: le nostre paure, le
nostre ferite, i nostri beni, la nostra superbia, il denaro, abbiamo paura di
perdere i nostri affetti. Invece Bartimèo si è alzato, anzi balzò in piedi, ha
gettato via il suo mantello ed è andato da Gesù.
«Che cosa
vuoi che io faccia per te?». Eppure era evidente che Bartimèo fosse cieco. Gesù
desidera che siamo noi stessi a chiedere ciò di cui abbiamo bisogno, vuole che comprendiamo
quali sono i nostri limiti. Siamo
ciechi? Siamo sordi? Siamo muti? Noi dobbiamo renderci conto di cosa c’è che
non va in noi, cosa ci impedisce di essere liberi, di camminare nella luce con
passo sicuro. Infatti Bartimèo chiede: “Rabbunì, che io veda di nuovo”.
Quante volte
siamo ciechi davanti a certe situazioni, chiediamo a Gesù con tutto il cuore: “fa
che io veda di nuovo, fa che io veda con gli occhi dell’amore, della
misericordia, del perdono”. «Va’, la tua
fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada”.
La nostra
fede nel Signore ci salva, ci da la possibilità di vedere la Verità e chi
riesce a vedere veramente con gli occhi del cuore, non può che seguire Gesù,
seguirlo lungo la strada della vita, camminare con Lui, riconoscerLo come
Maestro, come Pastore, come Guida, perché solo con Lui affrontiamo le situazioni nella verità, nella pace, nella
gioia, anche quelle più difficili che si fanno maestre di vita.
Chiediamo a
Gesù: “Signore fa che io veda di nuovo”.