mercoledì 8 aprile 2015

Se .... allora conoscerai per esperienza la risurrezione di Cristo

Tratto da “Celebriamo la Pasqua del Signore” di Monsignor Enrico Manfredini  
 
Domenica di Risurrezione - Veglia Pasquale 
 
Seconda parte
 
Avete udito dal Vangelo di Matteo come alcuni hanno accolto il messaggio dell’Angelo (che attestava la risurrezione del Cristo) con cuore ripieno di gioia, mentre gli altri sono stati soltanto atterriti dallo scossone del terremoto. 
L’Angelo, alle donne che credono, dice: “non temete voi! so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. Non è qui, è risorto come ha detto! Venite a vedere il luogo dove era deposto. E andate in fretta a dire ai discepoli: “E’ risuscitato dai morti! Ecco, vi precede in Galilea: là lo vedrete”.
Ciò che si presentava all’esperienza degli astanti era un sepolcro vuoto.
Di fronte al sepolcro vuoto, i discepoli, con l’intuito della fede, hanno capito che l’assenza del corpo di Gesù non si poteva spiegare se non credendo alla risurrezione attestata dall’Angelo. Le guardie, invece, si sono soltanto atterrite. Per timore dell’Angelo, tremarono e tramortirono e poi fuggirono in preda al panico.
La risurrezione si può cogliere solo mediante il dono divino della fede.
I testimoni oculari non furono precisamente testimoni del “fatto” della risurrezione.
Alcuni furono testimoni soltanto del sepolcro vuoto. Altri furono testimoni anche del Cristo, che pur apparendo fisicamente diverso da come lo avevano conosciuto prima della sua morte, tuttavia ritornava a loro personalmente identico a se stesso e trasfigurava la loro vita e i loro rapporti.
Proprio perché la risurrezione è solo oggetto di fede, per vedere il Cristo risorto occorre porsi in un atteggiamento di fede.
La possibilità di intendere il sepolcro vuoto come segno di risurrezione del Cristo; la capacità di accogliere interiormente l’annuncio tramesso per bocca degli Angeli, come la Parola definitiva di Dio che salva, dipende dalla docilità con cui si crede e ci si lascia rigenerare dalla sua misericordia.
Solo se crediamo di essere un’espressione della bontà di Dio, che ci ha creati, liberati e interiormente rigenerati; solo se viviamo come figli dello stesso Padre in comunione d’amore con Cristo, per noi offerto fino alla morte, possiamo comprendere la realtà della sua risurrezione. Se, invece, non siamo disposti a trasformare profondamente tutta la nostra vita secondo la fede pasquale, le cose sante che celebriamo nella veglia della risurrezione restano senza senso e non hanno alcuna pratica efficacia.
È una sfida, fratelli miei, quella che Cristo ci lancia questa Notte.
Egli ci dice: volete proprio conoscere la verità della mia risurrezione? Credete alla bontà del Padre per voi; comportatevi seconda l’ispirazione dello Spirito d’amore; lasciatevi rigenerare e vivete della mia grazia pasquale. Solo allora tutto vi diventerà chiaro.
La realtà della risurrezione del Cristo appare solo a chi dimora stabilmente nella comunione di fede e di amore con lui e vive l’esperienza del suo itinerario pasquale.
Possa la celebrazione della santa vigilia portare ciascuno di noi a questa profonda maturità di fede!
Ora battezzerò Barbara. Barbara viene ammessa nella nostra Comunità. È nata da pochi giorni. In questa Notte santa, entra rigenerata nella Chiesa come simbolo di tutti quelli che, risorgendo per la potenza del Padre, che salva mediante la Pasqua del suo Cristo, diventano uomini nuovi nella luce della fede, nella comunione d’amore dello Spirito Santo.
Possa Barbara incamminarsi verso la vita, sostenuta dall’affetto dei suoi genitori e di tutta la Comunità, conservando intatta la grazia santificante ricevuta in questa veglia pasquale. Possa fiorire meravigliosamente all’Amore sotto la cura dello Spirito Santo, che le è donato nella rigenerazione cristiana. Il suo Battesimo sia per lei germe di risurrezione e di vita; e per noi segno e conferma della misericordia di Dio, che ci è offerta per aiutarci a diventare uomini nuovi, se la vogliamo accettare con fede.
Tutto il discorso ritorna, così, da principio. Se credi a Dio, se ti fidi di lui, se giochi la tua vita sulla Parola del Cristo, se per amor suo smobiliti la tua cattiveria, se ritorni disarmato e contrito al Padre perché ti perdoni, se ti inoltri nel mondo con autentico stile cristiano – disposto a subire il male piuttosto che a farlo, deciso a spendere la tua vita solo come un messaggio di riconciliazione e di bontà, perché sei stato ricuperato e rigenerato dall’Amore – allora conoscerai per esperienza la risurrezione di Cristo. E Cristo ti strapperà dalla morte e ti donerà definitivamente la vita.
Nella fede accogliamo Barbara, Barbara, che sarà santificata dalla grazia battesimale e sarà la più pura di tutti noi, interceda per la Comunità – anche se non comprende – esprimendosi con i sospiri ineffabili dello Spirito Santo, affinché noi, più maturi, ma anche più maliziosi e più ostinati nel peccato, abbiamo a ritrovare la freschezza battesimale e la sappiamo ogni giorno esprimere, risorgendo a vita nuova nella fede e nell’amore.