La sapienza produce effetti meravigliosi nell’anima:
come la luce ed il calore del sole, investendo l’universo, dànno gaiezza e
fecondità a tutte le creature, animate ed insensibili, così questo dono divino,
inondando l’anima, dà un senso di benessere, di sanità feconda, di riposo
glorioso, che fanno esclamare: “Haec
requies mea … hic habitado … bonum est hic esse”! …(questo è il mio riposo per
sempre; qui abiterò … è bello per noi stare qui) (Sal. 131,14 e Mt. 17,4).
E’ la pace stupenda che infonde e alimenta, nell’anima, una
soave docilità, che le rende impossibile la rigidezza, l’ostinazione, il
contrasto, perché si sente staccata dalle cose e da se stessa ed invaghita di
Dio solo, che avidamente gusta più, di momento in momento. Questo diletto delle
cose divine è di raro sapore, poiché l’anima è mossa come da una forte simpatia
ed inclinazione, senza titubanza, incertezza e timore, che offuschino il suo
stato felice.
Che il frutto della sapienza sia la perfetta docilità è
dimostrato dalla S. Scrittura, là dove Salomone, per poter giudicare e
discernere il vero, chiese “un cuore
docile” (1 Re 3,9). Il cuore docile è come un limpido cristallo, in cui si
riflettono le meraviglie di Dio ed ecco che questo dono penetra ed assapora,
non solo le cose divine, ma anche le loro cause più alte e segrete. Perciò S.
Paolo conobbe, con un colpo d’occhio, il disegno divino dell’Incarnazione, che
ha per fine primo la gloria di Dio e secondario la nostra salvezza. S.
Giovanni, dalle sue opere, intuì che “Dio
è Amore” (1 Gv. 4,8) e che l’amore è il principio e il termine della vita
divina. Così la sapienza rende la fede incrollabile e luminosa e c’induce a
compierne le opere.
(Tratto da: "Lo Spirito Santo e i suoi doni"
di Madre Maria Costanza Panas)
La pace e la gioia del Signore siano sempre con voi!!!
Vi abbraccio