In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si
smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella
che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». (Mt.18,12-14)
Porta gioia leggere questo Vangelo;
Gesù ci fa capire quanto ognuno di noi è importante per il Padre, per Dio. Il Pastore
smarrisce una pecora e lascia le altre novantanove sui monti pur di andare a
ritrovare quella smarrita, e dice: “così è volontà del Padre vostro: che
neanche uno di questi piccoli si perda”, neanche uno.
Noi, con il nostro ragionamento
umano, visto che abbiamo tante cose da fare durante il giorno e non abbiamo
tempo di pensare nemmeno alle persone che amiamo, tendiamo a far ragionare Dio
come noi - se io, con quello che ho da
fare, non riesco a pensare a chi è accanto a me, come fa Dio con tutte le
persone che ci sono nel mondo e che sicuramente hanno più bisogno di me, come
fa ad essere vicino proprio a me, pensare a me, neanche saprà che sono al mondo
- e invece Gesù ci comunica che Lui non vuole perdere neanche uno dei Suoi
piccoli, nemmeno te.
“Anche i capelli del vostro capo
sono contati” (Lc. 12,7). Noi sappiamo quanti capelli abbiamo sulla testa? Credo
proprio di no, magari diciamo: ho tanti capelli, ho pochi capelli, non ne ho
neanche uno, ma Dio lo sa e, siccome Gesù non dice mai niente tanto per dire,
perché ogni Sua parola è vera e ce l’ha dimostrato con la vita, anche queste
cose sono vere.
Gesù ci insegna che il Padre è accanto
a noi in ogni momento della nostra vita, anche quando dormiamo, anche quando
eravamo nel grembo di nostra madre e ci formavamo, Lui era lì (Sal. 139,13). Come
facciamo a non considerare nella nostra vita Gesù, nostro Amico, e il Padre,
che sono vicino a noi in ogni momento!
Averne la piena consapevolezza
non ci fa sentire mai soli, mai abbandonati, sappiamo che c’è qualcuno, e quel
qualcuno è Dio, Dio che è lì, accanto a noi, perché Lui non vuole perdere i
Suoi figli, i Suoi piccoli, perché Li vuole tutti nella Sua casa, perché sa che
nella Sua casa, noi stiamo bene e staremo bene per l’eternità.
Ma il problema è che noi ci
arrabbiamo con Dio e invece di credere che è vicino a noi, di capire che cosa
ci vuole dire ogni giorno, dove ci vuole accompagnare, quanto ci ama, noi ci arrabbiamo con Lui. Come facciamo ad
arrabbiarci con Lui perché non si manifesta nella nostra vita se non Gli
apriamo la porta del nostro cuore per far sì che Lui si possa manifestare?
“In verità Io vi dico, se riesce
a trovarla, si rallegrerà per quella, più che per le novantanove che non si
erano smarrite", e non vuol dire che vuole più bene a quella che si era
smarrita, che alle altre novantanove, Gesù dice: si rallegrerà. Vi ricordate il
padre misericordioso nella parabola del figliol prodigo? Come era felice: “Prendete
il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio
figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.
Il figlio maggiore accecato dalla
sua gelosia non ha condiviso la gioia con il padre. Il padre non comprende
questo comportamento e dice al figlio maggiore: “Figlio, tu sei sempre con me e
tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo
tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”:
tu sei sempre qui con me, sei nel mio
amore, ma lui era morto ed è tornato in vita, lo ripete una seconda volta.
Non è che Dio non vuole bene a
quelli che sono già vicino a Lui, gliene vuole tantissimo, già loro godono
di questo amore, ma quando una Sua creatura ritorna nella Sua casa, ritorna ad
avere fiducia in Lui, Lui si rallegra, Lui è felice.
Questa mattina approfondiremo il
dono della Scienza, la conoscenza di Dio attraverso le cose create, chiediamo
allo Spirito Santo di aiutarci ad aprire il cuore e la mente per accogliere gli
insegnamenti che ci donerà, riuscire a comprenderli, assimilarli, per poi
metterli in pratica nella nostra vita.
Un caro abbraccio