Bartolomè Esteban Murillo |
Già celebrata dal sec. XI, questa solennità si
inserisce nel contesto dell’Avvento-Natale, congiungendo l’attesa
messianica e il ritorno glorioso di Cristo con l’ammirata memoria della
Madre. In tal senso questo periodo liturgico deve essere considerato un
tempo particolarmente adatto per il culto della Madre del Signore. Maria
è la tutta santa, immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito
Santo quasi plasmata e resa nuova creatura. Già profeticamente adombrata
nella promessa fatta ai progenitori della vittoria sul serpente, Maria è
la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà
Emmanuele. Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX
nel 1854. (dal Messale Romano)
Dal: "Trattato della vera devozione a Maria" di di San Luigi Maria Grignion de Montfort
In Maria
261. Bisogna fare le proprie azioni in Maria.
Per ben comprendere questa pratica bisogna sapere:
1) che la santissima Vergine è il vero paradiso terrestre del
nuovo Adamo, e che l'antico paradiso terrestre non ne era
che la figura. Vi sono dunque, in questo paradiso terrestre,
ricchezze, bellezze, rarità e dolcezze inesplicabili,
che il nuovo Adamo, Gesù Cristo, vi ha lasciato. È in questo
paradiso che si è compiaciuto per nove mesi,
che ha operato le sue meraviglie e che ha mostrato le sue
ricchezze con la magnificenza di un Dio. Questo santissimo
luogo è composto unicamente da una terra vergine e immacolata,
dalla quale è stato formato e nutrito il nuovo Adamo,
senza alcuna macchia, per opera dello Spirito Santo, che vi
abita. È in questo paradiso terrestre che si trova veramente
l'albero della vita che ha portato Gesù Cristo, il frutto di
vita; l'albero della scienza del bene e del male che ha dato
la luce al mondo. Vi sono, in questo luogo divino, alberi
piantati dalla mano di Dio e irrigati dalla sua unzione divina,
che hanno portato e portano ogni giorno frutti di un sapore
divino; vi sono aiuole smaltate di belli e differenti fiori di virtù,
che emanano un profumo che delizia anche gli angeli. Vi sono in
questo luogo prati verdi di speranza, torri inespugnabili di fortezza,
case incantevoli di fiducia, ecc. Solo lo Spirito Santo può far
conoscere la verità nascosta sotto queste figure
di cose materiali. C'è in questo luogo un'aria pura, non
infetta, di purezza; un bel giorno, senza notte, dell'umanità santa;
un bel sole, senza ombra, della Divinità; una fornace ardente e
perenne di carità, dove tutto il ferro che
vi è messo è infocato e cambiato in oro; c'è un fiume di umiltà
che sgorga dalla terra e,
dividendosi in quattro rami, irriga tutto questo luogo
incantato: sono le quattro virtù cardinali.
262. 2) Lo Spirito Santo, per bocca dei santi
Padri, chiama anche la santa Vergine: 1) la porta orientale,
per la quale il sommo sacerdote Gesù Cristo entra ed esce nel
mondo; vi è entrato la prima volta per mezzo di lei
e vi verrà la seconda; 2) il santuario della Divinità, il riposo
della Santissima Trinità, il trono di Dio,
la città di Dio, l'altare di Dio, il tempio di Dio, il mondo di
Dio. Tutti questi differenti titoli e lodi sono verissimi,
rispetto alle differenti meraviglie e grazie che l'Altissimo ha
operato in Maria. Oh! che ricchezze! Oh! che gloria! Oh! che gioia!
Oh! che felicità poter entrare e dimorare in Maria, dove
l'Altissimo ha posto il trono della sua gloria suprema!
263. Ma quanto è difficile a dei peccatori
come siamo noi avere il permesso e la capacità e la luce
per entrare in un luogo così alto e così santo, che è custodito
non da un cherubino, come l'antico paradiso terrestre,
ma dallo Spirito Santo stesso che ne è divenuto il padrone
assoluto, della quale dice: «Giardino chiuso tu sei, sorella mia,
sposa, giardino chiuso, fonte sigillata» (Ct 4,12). Maria è
chiusa; Maria è sigillata; i miseri figli di Adamo ed Eva,
cacciati dal paradiso terrestre, possono entrarvi solo per una
grazia particolare dello Spirito Santo, che devono meritare.
264. Dopo che, con la propria fedeltà, si è
ottenuta questa grazia insigne, bisogna dimorare nel bell'interno
di Maria con compiacenza, riposarsi in pace, appoggiarsi con
fiducia, nascondersi con sicurezza e perdersi senza riserve, affinché in
questo
seno verginale: 1) l'anima sia nutrita del latte della sua
grazia e della sua misericordia materna; 2) sia liberata dai suoi
turbamenti, timori
e scrupoli; 3) sia al sicuro da tutti i suoi nemici, il demonio,
il mondo e il peccato, che non vi hanno mai avuto accesso: per questo
ella dice che quelli che operano in lei non peccheranno: «Chi
opera in me non peccherà» (Sir 24,21), cioè quelli
che dimorano nella santa Vergine in spirito non faranno peccati
rilevanti; 4) affinché sia formata in Gesù Cristo e
Gesù Cristo sia formato in lei: perché il suo seno è, come
dicono i Padri, la sala dei segreti divini, dove sono
stati formati Gesù Cristo e tutti gli eletti: «L'uno e l'altro è
nato in essa» (Sal 87,5).