Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo
«Udite,
pastori, la parola del Signore». Ma che cosa udite, o pastori? «Dice il
Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio
gregge» (Ez 34, 9). Udite e imparate, pecorelle di Dio. Ai
pastori malvagi Dio chiede che rendano conto delle sue pecore e che
rispondano della morte loro arrecata con le loro stesse mani.
Dice
altrove infatti per bocca dello stesso profeta: «O figlio dell'uomo, io
ti ho costituito quale sentinella per gli Israeliti; ascolterai una
parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. Se io dico
all'empio: Empio, tu morrai, e tu non parli per distogliere l'empio
dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità, ma della
sua morte chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua
condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la
sua iniquità, tu invece sarai salvo» (Ez 33, 7-9).
Che significa
ciò, o fratelli? Vedete quanto è pericoloso tacere? Muore quell'empio e
giustamente subisce la morte. Muore per la sua iniquità e per il suo
peccato. È ucciso infatti dalla sua negligenza. Egli avrebbe potuto ben
trovare il Pastore vivente che dice: «Io vivo, dice il Signore». Ma non
lo ha fatto, anche perché non ammonito da chi era stato costituito capo e
sentinella proprio a questo fine. Perciò giustamente morirà, ma anche chi ha trascurato di ammonirlo sarà giustamente condannato.
Se
invece, dice il Signore, avrai detto al malvagio, a cui io avevo
minacciato la spada: «Morrai» e quegli avrà trascurato di evitare la
spada incombente e la spada scenderà su di lui e l'ucciderà, egli morirà
nel suo peccato, ma tu avrai liberato la tua anima. Perciò è nostro compito non tacere, ma a voi, anche se tacessimo, spetta ascoltare dalle Scritture le parole del Pastore.
Vediamo
dunque secondo quel che mi ero proposto, se mai egli liberi le pecore
dai cattivi pastori per affidarle ai buoni pastori. Vedo infatti che
libera le pecore dai cattivi pastori, quando dice: «Eccomi contro i
pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più
pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi»
(Ez 34, 10).
Quando infatti dico: Pascolino il mio gregge, essi
pascono se stessi e non il mio gregge. Lo toglierò loro perché non
pascolino il mio gregge. In che modo lo toglie loro, perché essi
non pascolino più il suo gregge? Dicendo: Fate quello che dicono, ma non
fate quello che fanno (cfr. Mt 23, 3). Come se dicesse: Proclamano la
parola mia, ma fanno gli interessi loro. Quando non fate ciò che fanno i
cattivi pastori, non sono essi che vi pascolano. Quando invece fate ciò
che essi dicono, sono io che vi pascolo.