martedì 23 settembre 2014

Crisi e disagi della famiglia

Tratto dal libro: "L'esorcismo - ministero della consolazione" di Monsignor Sante Babolin


Il malessere oggi è il male più diffuso. L’attenzione a questa tipologia di male viene soprattutto dalle scienze antropologiche moderne e contemporanee. “Disagio dell’anima” è il termine più usato per significare questo stato di sofferenza molto interiore, percepito nella sfera psichica: un misto di dolori fisici, psichici e spirituali, provocato da diverse cause: individuali, relazionali, familiari, sociali. Con riferimento alle cause è interessante notare che nell’attualità socio-culturale odierna, spesso, molti punti di riferimento, che nel passato offrivano aiuti nell’orientamento di vita, oggi sono scomparsi.

Di questa situazione la prima a risentire è la famiglia:

Nel passaggio dal modello patriarcale a quello mononucleare, spesso, si trova sola e in grandi difficoltà nell’affrontare l’educazione dei figli;

L’instabilità, sempre crescente, delle unioni coniugali ha ricadute negative sui figli;

I conflitti generazionali sono cresciuti per il rapido mutamento del linguaggio e della scala dei valori; anzi il mondo stesso degli adulti non favorisce affatto questo passaggio:

Nella nostra società l’adolescenza è diventata un processo dilatato nel tempo e non c’è più un momento specifico per passare dalla dipendenza infantile alla indipendenza adulta. Le crisi politiche, economiche e sociali hanno contribuito a prolungare questa fase dello sviluppo che dovrebbe durare al massimo dieci anni; un tempo più che sufficiente per completare il passaggio all’età adulta. Il problema è che lo stesso sistema sociale è adolescenziale, perché è portatore di un cultura estemporanea, improntata alla trasformazione e al continuo cambiamento, in cui sono gli adulti che tendono a imitare i giovani e non viceversa. L’adolescente, che avrebbe bisogno di scontrarsi con un sistema culturale saldo, trova instabilità, vuoto e frammentazione.

Pure il mondo dei giovani si trova in grosse difficoltà per diverse ragioni:

La progettazione del loro futuro è diventata più incerta;

La scolarizzazione è cresciuta molto, ma la formazione è pure molto diminuita;

Internet offre molte opportunità d’informazione, ma ha accresciuto la superficialità delle conoscenze, che svantaggia molto quando la ricerca di lavoro obbliga ad allargare il confronto;

La velocità con cui si rinnovano le tecnologie dei mezzi di comunicazione rischia di mettere, soprattutto gli adolescenti, in uno stato di frustrazione permanente, poiché i tempi dei loro processi evolutivi sono sempre in ritardo rispetto ai tempi dei mutamenti tecnologici.
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Questo passaggio del libro sopra citato (che vi invito ad acquistare e leggere) è motivo di riflessione per ognuno di noi.
Un caro abbraccio