giovedì 21 agosto 2014

Secondo post del giorno

Intervista a Monsignor Sante Babolin esorcista della Diocesi di Padova

 Il Diavolo? È diventato «liquido»


Come lei spiega nel libro: ogni volta che si ama il diavolo ne esce sconfitto?
«Al Maligno dà fastidio l’amore umano. In un esorcismo il diavolo mi disse con rabbia: "Non sopporto che si amino!". Si riferiva a una coppia sposata. Questo mi ha fatto molto riflettere sul ruolo fondamentale del matrimonio. Sono due le armi, in nostro possesso, contro il demonio: la preghiera, cioè la relazione d’amore con Dio Padre e l’amore per il prossimo. Il matrimonio è il sacramento dell’amore. Per questo il diavolo lo vuole distruggere. E tanti problemi si superano con un atto di perdono, che è un di più d’amore, che mette "ko" il diavolo».

Dove si nasconde meglio il diavolo oggi? O, se vuole, dov’è che ha buon gioco?
«Direi su quello che era il cuore del pensiero greco che sta alla radice del mondo occidentale, cioè la dialettica del logos, la distinzione fra vero e falso, fra bene e male: il diavolo oggi ha buon gioco nel tentativo di annientare questa caratteristica essenziale dell’uomo che vuole essere libero. Anche a causa dell’influsso di ideologie orientaleggianti (new age) si sta affermando con prevalenza un modello di pensiero analogico, cioè fondato sulla verosimiglianza, non sulla verità. In questo modo si agevola il disorientamento, si privilegia il pensiero liquido, la scienza diventa schiava della tecnica, così che tutto ciò che è tecnicamente fattibile diventa scientificamente valido... E, lo abbiamo detto, dove non c’è libero uso della ragione non ci può essere amore e il diavolo ha campo aperto».
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Tratto da: "Avvenire" 30 aprile 2014 

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