domenica 17 agosto 2014

da Sonia


Vorrei condividere la riflessione che ho fatto oggi, Domenica 17 agosto 2014
Tra le molte sofferenze che sperimentiamo nella nostra vita credo vi sia inclusa anche quella delle preghiere che rivolgiamo a Dio e mai… esaudite: ”ma perché Dio, mio Padre, non mi ascolta, non mi risponde, non attende alle mie suppliche?”  Si sperimenta un vuoto, una desolazione e una solitudine grande, che a volte sfocia, persino nella disperazione.

Leggendo qua e là oggi mi sono risposta così:

questo  avviene perché ho il cuore chiuso, chiuso all’amore dalla sofferenza. Il Vangelo di oggi… (Mt 15,21-28) parla della Cananea che pur essendo pagana chiede con insistenza a Gesù che liberi sua figlia dal male che la perseguita.  Gesù pone resistenza….sembra quasi un Dio distaccato, che non ascolta…e allora.. ecco la risposta in una domanda: “cosa sarebbe successo nella vita di quella donna se Gesù avesse immediatamente esaudito la sua richiesta?”

Con tutta probabilità sarebbe tornata a casa felice e riconoscente, avrebbe cresciuto la figlia guarita, insieme, avrebbero avuto una vita fatta dal susseguirsi degli eventi, ma nulla di più. Il miracolo vero, per me, oltre alla guarigione della figlia, è stata la fede della donna. Gesù pone  resistenza alla richiesta per far sbocciare in lei la fede, fiducia,  quella  che genera la vita vera, e  questo sicuramente, trasformerà per sempre  la  sua vita. Infatti  Gesù  passa da un atteggiamento di resistenza ad uno di gioia, di evviva! Ed esclama: “Donna, grande è la tua fede!”. Quale gioia per Lui vedere che lei aveva superato con volontà e determinazione la sua resistenza.

Quindi rivolgo a me stessa la domanda: “Cosa mi sarebbe successo se disperando non avessi più chiesto a Lui”? Certo avrei avuto una vita decorosa, ma sicuramente non sarei dove sono, non sarei qui. E penso allora al Padre nostro che è nei cieli, che può tutto, quante volte non rispondendo….alle nostre suppliche, soffre, teme  per quel libero arbitrio che sempre con amore ci ha offerto,  credo che anche Lui abbia paura che …tirando troppo la corda …si spezzi, ma rischia ugualmente e lo fa per Amore.  Resiste perché ci ama di quell’Amore  autentico e non esaudendo immediatamente,  le nostre richieste,  provoca in noi sentimenti,  riflessioni e approfondimenti  per  trasformarci in  Suoi figli, rendendoci così partecipi del Suo amore, della Sua gioia, della Sua pace. E quando non cediamo alla tentazione di fermarci, di non credere più, ecco allora che mi sembra di vederLo dire:“..e vai!!!!”, non smettiamo mai di chiedere perché quando avremo percorso il giusto tratto,  che occorre a noi,  Lui più felice, di noi, ci risponderà!

“Signore, Ti ringrazio, perché proprio come un Padre d’amore non smetti  mai di sollecitarmi a diventare una cristiana adulta,  aiutami a cercare sempre e solo in Te l’aiuto! Grazie”

Buon cammino

Sonia

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Un grazie a Sonia per aver condiviso con noi la sua riflessione
e grazie a Nathascia e Luigi per la bella foto dell'arcobaleno scattata ieri a Roana


Un caro abbraccio a tutti voi