In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e
umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo
infatti è dolce e il mio peso leggero». (Mt.11,28-30)
Quando noi fatichiamo molto e per
lungo tempo, non vediamo l’ora di trovare ristoro, di bere un po’ di acqua
fresca, di sederci un attimo, magari all’ombra di un albero frondoso, ma anche
la nostra anima può essere stanca, affaticata e aver bisogno di un po’ di acqua
fresca e di ristoro.
Questa “stanchezza della vita”
che ci fa pensare e dire: “Che senso ha vivere? Cosa ci faccio qui, dove c’è
solo sofferenza?”. Questa tristezza, questa depressione è il contrario della
gioia che possiamo trovare in Cristo
Gesù è il ristoro, la pace, la
fonte di acqua viva che ci disseta con il Suo amore: “finalmente un po’ di gioia!”.
Il Signore invita ognuno di noi a
trovare questo ristoro in Lui, ma invita ognuno di noi a cercare di esserlo anche
per altri, per persone che magari sono nella sofferenza, nel dolore, nella
stanchezza e nell’oppressione.
Noi, che abbiamo deciso di essere
le Sue mani, i Suoi occhi, la Sua bocca, facciamo questo? Cerchiamo di dare
gioia, ristoro, alle persone che ci vengono incontro stanche, sofferenti e che
ci chiedono aiuto? O al contrario cerchiamo di appesantirli ancora di più?
Ci
sentiamo più importanti di loro perché possiamo aiutarli?
Gesù continua: “prendete il Mio
giogo sopra di voi, imparate da Me che sono mite e umile di cuore”.
Impariamo ad essere miti e umili,
allontaniamo da noi ogni sfumatura di superbia: che è orgoglio, che è essere
permalosi, che è puntare il dito contro gli altri. Solo così noi troveremo
ristoro.
Se ci facciamo portatori della
Sua parola, non possiamo essere gioghi pesanti, per chi ci chiede aiuto, ma
dobbiamo essere dolci, cercare di aiutare l’altra persona ad alleggerire il
proprio cuore, a trovare gioia, non a trovare dolore, a trovare accoglienza,
non muri.
Cristo ci insegna a vedere
nell’altro, in chiunque esso sia, che sia più simpatico o meno, bello, brutto, grasso, magro, uomo, donna, ricco o povero, di vedere nell’altro
Cristo.
Condivido con voi un regalo che mi ha inviato oggi Emanuel
puoi sempre scegliere
se criticare o essere d’esempio;
se criticare o essere d’esempio;
puoi sempre scegliere
se lamentarti o impegnarti;
se lamentarti o impegnarti;
puoi sempre scegliere
se ascoltare col cuore o farti condizionare dalla mente;
se ascoltare col cuore o farti condizionare dalla mente;
puoi sempre scegliere
se sorridere o giudicare,
se sorridere o giudicare,
puoi sempre scegliere,
se essere gentile o avere ragione.
se essere gentile o avere ragione.
Puoi sempre scegliere
che ricordo lasciare dietro di te.
Beata Madre Teresa di Calcutta
che ricordo lasciare dietro di te.
Beata Madre Teresa di Calcutta