Dall'Esortazione Apostolica "EVANGELII GAUDIUM" del Santo Padre Francesco
187. Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere
strumenti di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri, in modo
che essi possano integrarsi pienamente nella società; questo suppone che
siamo docili e attenti ad ascoltare il grido del povero e soccorrerlo. È
sufficiente scorrere le Scritture per scoprire come il Padre buono
desidera ascoltare il grido dei poveri: «Ho osservato la miseria del mio
popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi
sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo …
Perciò va’! Io ti mando» (Es 3,7-8.10), e si mostra sollecito
verso le sue necessità: «Poi [gli israeliti] gridarono al Signore ed
egli fece sorgere per loro un salvatore» (Gdc 3,15).
Rimanere
sordi a quel grido, quando noi siamo gli strumenti di Dio per ascoltare
il povero, ci pone fuori dalla volontà del Padre e dal suo progetto,
perché quel povero «griderebbe al Signore contro di te e un peccato
sarebbe su di te» (Dt 15,9). E la mancanza di solidarietà verso
le sue necessità influisce direttamente sul nostro rapporto con Dio: «Se
egli ti maledice nell’amarezza del cuore, il suo creatore ne esaudirà
la preghiera» (Sir 4,6). Ritorna sempre la vecchia domanda: «Se
uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in
necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di
Dio?» (1 Gv 3,17). Ricordiamo anche con quanta convinzione
l’Apostolo Giacomo riprendeva l’immagine del grido degli oppressi: «Il
salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi
non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli
orecchi del Signore onnipotente» (5,4).
193. L’imperativo di ascoltare il grido dei poveri si fa carne
in noi quando ci commuoviamo nel più intimo di fronte all’altrui dolore.
Rileggiamo alcuni insegnamenti della Parola di Dio sulla misericordia,
perché risuonino con forza nella vita della Chiesa. Il Vangelo proclama:
«Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt
5,7). L’Apostolo Giacomo insegna che la misericordia verso gli altri ci
permette di uscire trionfanti nel giudizio divino: «Parlate e agite come
persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà,
perché il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà usato
misericordia.
La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio”
(2,12-13). In questo testo, Giacomo si mostra erede della maggiore
ricchezza della spiritualità ebraica del post-esilio, che attribuiva
alla misericordia uno speciale valore salvifico: «Sconta i tuoi peccati
con l’elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli
afflitti, perché tu possa godere lunga prosperità» (Dn 4,24). In
questa stessa prospettiva, la letteratura sapienziale parla
dell’elemosina come esercizio concreto della misericordia verso i
bisognosi: «L’elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato» (Tb
12,9). In modo più plastico lo esprime anche il Siracide: «L’acqua
spegne il fuoco che divampa, l’elemosina espia i peccati» (3,30).
La
medesima sintesi appare contenuta nel Nuovo Testamento: «Soprattutto
conservate tra voi una carità fervente, perché la carità copre una
moltitudine di peccati» (1 Pt 4,8). Questa verità penetrò
profondamente la mentalità dei Padri della Chiesa ed esercitò una
resistenza profetica, come alternativa culturale, di fronte
all’individualismo edonista pagano. Ricordiamo solo un esempio: «Come,
in pericolo d’incendio, corriamo a cercare acqua per spegnerlo, […] allo
stesso modo, se dalla nostra paglia sorgesse la fiamma del peccato e
per tale motivo ne fossimo turbati, una volta che ci venga data
l’occasione di un’opera di misericordia, rallegriamoci di tale opera
come se fosse una fonte che ci viene offerta perché possiamo soffocare
l’incendio»
Ringraziamo il nostro caro Papa Francesco per queste parole che devono accompagnare il nostro cuore a profonde rilfessioni.
Preghiamo insieme per i cristiani che, pur di non rinnegare la propria fede, ancora oggi perdono la vita. Ci sia d'esempio la loro forza nell'amore di Dio e ci doni il coraggio di essere nel nostro quotidiano testimoni del Vangelo anche nelle piccole cose della vita.
Sia lodato Gesù Cristo!