mercoledì 23 aprile 2014

Qualche domanda ...



Questa mattina rileggendo questo racconto dei discepoli di Emmaus, mi hanno colpito queste parole: “non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre Egli conversava con noi lungo la via, quando Ci spiegava le scritture?”. (Lc. 24, 13-35)

Queste sono parole che anche noi potremmo vivere oggi. Quando Lui ci spiega il volere del Padre celeste, quando leggiamo la Sua parola, il nostro cuore arde? Lo sentiamo vicino a noi, nella nostra vita? Sentiamo che ci accompagna? Che ci sorregge? Perché la parola di Gesù non riesce a darci il sostegno che anche questi due discepoli tristi, delusi, hanno da Lui ricevuto? Di cosa abbiamo bisogno? Siamo increduli? Non crediamo che la Sua parola è una parola che salva? Oppure è troppo dura per noi? 

Come è accaduto ad alcuni discepoli che se ne sono andati da Lui perché dicevano che la Sua parola era troppo dura, ma cos’è che è duro per noi? Quali sono le parole di Gesù che riteniamo dure? Quando ci chiede di amare i nemici? Quando ci invita a perdonare? O quando ci dice di gioire? Quando ci domanda di correggere il nostro fratello? O quando ci prega di togliere dal nostro cuore il peccato? 

Perché non riusciamo a sentire Cristo presente nella nostra vita? Perchè non riusciamo a vivere nella gioia e nella pace? Quando noi partecipiamo a un matrimonio e siamo vicini agli sposi percepiamo la loro felicità, è un momento di gioia, di grazia.

Cristo è lo Sposo e noi siamo Chiesa, Sua sposa, e dovremmo gioire per questa unione, invece a volte viviamo questa condizione quasi come a un funerale. Funerale è separazione, perché allora noi non viviamo la gioia del matrimonio, dell’unione con Cristo? È perché non ci sentiamo Sua sposa, perché non ci sentiamo Chiesa, perché non ci sentiamo in comunione, perché siamo più attratti dal peccato, perché siamo presi dal nostro orgoglio, perché siamo disubbidienti, perché siamo bugiardi, ecco perché non Lo sentiamo vicino, ecco perché non ci accompagna lungo la via, ecco perché il nostro cuore non palpita quando Lui spezza il pane sull’altare.

E allora, Ti chiediamo, Signore, aiutaci a sentirci Chiesa, Tua sposa.

Un caro abbraccio.