domenica 9 marzo 2014

Pace interiore e fecondità apostolica

Questi passaggi sono tratti dal libro "La pace del cuore" di Padre Jacques Philippe 

"Questa ricerca della pace interiore potrebbe sembrare ad alcuni molto egoistica: perché porsi questo come obiettivo principale, mentre nel mondo vi sono tanta sofferenza e tanta miseria?

A tale osservazione dobbiamo anzitutto rispondere che la pace in questione è quella del Vangelo. Essa non ha nulla che vedere con una sorta d'impassibilità, di morte della sensibilità, di fredda indifferenza chiusa in se stessa (....)
Al contrario, come vedremo in seguito, la pace di cui parliamo è l'indispensabile corollario dell'amore, di una vera apertura alle sofferenze del prossimo e di un'autentica compassione. Poiché solo questa pace del cuore ci libera da noi stessi, aumenta la nostra sensibilità verso l'altro ci rende disponibili al prossimo.

In aggiunta diremo che solo l'uomo che gode di questa pace interiore può aiutare in modo efficace un fratello. Co­me, infatti, donare la pace ad altri se non la si possiede? Come potrà esserci pace nelle famiglie, nella società, tra le per­one, se prima di tutto non regna la pace nei cuori?

« Conquista la pace interiore e una moltitudine troverà la salvezza presso di te », diceva san Serafino di Sarov, un grande santo russo del settecento. (...)

L'acquisizione e il mantenimento della pace interiore, impossibili senza la preghiera, dovrebbero essere considerati una priorità, soprattutto per chi ha la pretesa di voler fare del bene al prossimo. In caso contrario, spesso comunicheremmo a chi è nella difficoltà solo le nostre inquietudini."

------------------------------

Questi due giorni di riflessione sulle "seste mansioni" del "Castello Interiore" di Santa Teresa d'Avila sono stati edificanti. Come conclude Teresa il capitolo delle "seste mansioni":
"Sia Egli per sempre benedetto e tutte le creature lo lodino! Amen"

Un abbraccione