Tratto dal libro "La pace del cuore" di Padre Jacques Philippe
"Ma la lotta spirituale del cristiano, pur essendo talvolta dura, non è mai la guerra disperata di chi si batte in solitudine, alla cieca, senza nessuna certezza circa l'esito dello scontro.
È la lotta di chi combatte con l'assoluta
certezza che la vittoria è già assicurata, perché il Signore è risorto: «Non
piangere più; ecco, ha vinto il Leone della tribù di Giuda» (Ap. 5,1).
Così,
non combattiamo da soli con le nostre forze, ma con il Signore che ci dice: «Ti
basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza»
(2Cor. 12,9) e la nostra arma principale non è la naturale fermezza del
carattere o l'abilità umana, ma la fede, questa totale adesione a Cristo che
ci permette, anche nei momenti peggiori, di abbandonarci con fiducia cieca a
colui che non abbandonerà. «Tutto posso in colui che mi da la forza» (Fil.
4,13).
Ed ancora: «II Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?» (Sal.
27). Il cristiano dunque lotta con energia, chiamato
com'è a resistere «fino al sangue nella lotta contro il peccato» (Eb. 1,4).
Lo fa però con cuore tranquillo e la sua lotta è tanto più efficace quanto più
il suo cuore dimora nella pace. Perché è proprio questa pace interiore che gli
permette di lottare non con le proprie forze — che verrebbero meno —, ma con
quelle di Dio."
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Per intercessione della Madre tua, consolatrice degli afflitti, consolaci della tua consolazione divina, perché, da te consolati, diffondiamo la gioia in quelli che sono nel dolore.
"Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi
e la vostra gioia sia piena"
(Gv. 15,11)