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... è estremamente importante che ci sforziamo di acquisire e conservare la
pace interiore, la pace del cuore. Per una
migliore comprensione, useremo un'immagine (da non prendere troppo alla
lettera, come tutti i paragoni). Consideriamo la superficie di un lago sulla
quale brilli il sole: se questa sarà calma e tranquilla il sole vi si potrà
riflettere quasi perfettamente e tanto più perfettamente quanto più il lago
sarà calmo. In caso contrario, l'immagine del sole non vi si potrebbe
riflettere.
Accade
un po' la stessa cosa alla nostra anima, nei confronti di Dio: più questa è
calma, più Dio vi si riflette, la sua immagine s'imprime in noi, la sua grazia
agisce attraverso noi. Se invece la nostra anima è agitata e turbata, l'azione
della grazia diventa molto più difficoltosa. Tutto il bene che possiamo fare è
un riflesso di questo sommo Bene che è Dio. Più la nostra anima è nella calma e
nell'abbandono, più questo Bene si comunica a noi e, attraverso noi, agli
altri. « II Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo
nella pace », dice la Scrittura (Sai 29,11).
Il
nostro Dio è il Dio della pace. Non parla e non opera che nella pace, non nel
turbamento e nell'agitazione. Rammentiamo l'esperienza del profeta Elia sul
monte Oreb: Dio non era nell'uragano, né nel terremoto, né nel fuoco, ma nel
mormorio di un vento leggero (IRe cap. 19).
Spesso
ci agitiamo, ci inquietiamo nel tentativo di voler risolvere tutto da soli,
mentre sarebbe molto più efficace restare calmi, sotto lo sguardo di Dio,
lasciandolo agire ed operare in noi con la sua saggezza e la sua potenza,
infinitamente superiori alle nostre. « Poiché così dice il Signore Dio, il
Santo d'Israele: Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza,
nell'abbandono confidente sta la vostra forza. Ma voi non avete voluto » (Is
30,15).
Il
nostro non vuole essere, ben inteso, un invito alla pi-grizia e all'inerzia; ma
un'esortazione a non agire mossi da uno spirito d'inquietudine e di fretta
eccessiva, bensì sotto l'impulso mite e pacifico dello Spirito di Dio. San
Vincenzo de' Paoli, la persona meno sospettabile di pigrizia, diceva: « II bene
che Dio opera si fa da sé, quasi senza che uno se ne accorga. Bisogna essere
più passivi che attivi; e così Dio solo farà per mezzo di voi ciò che tutti gli
uomini insieme non potrebbero fare senza di lui »."
(Tratto dal libro "La pace del cuore" di Padre Jacques
Philippe)
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Perdere una persona cara porta sempre dolore, ma il cuore riceve consolazione dalla fede e dalla certezza che ci ritroveremo ancora nella pace e nella gioia dell'amore di Dio.
In questo momento la nostra dolce Mamma la Vergine Maria sia per voi modello.
A te Edda, Sonia, Lucetta, Lara, arrivi tutto il nostro affetto. Un abbraccio da tutti noi