martedì 4 marzo 2014

La pace del cuore


" ... è estre­mamente importante che ci sforziamo di acquisire e conser­vare la pace interiore, la pace del cuore. Per una migliore comprensione, useremo un'immagine (da non prendere troppo alla lettera, come tutti i paragoni). Con­sideriamo la superficie di un lago sulla quale brilli il sole: se questa sarà calma e tranquilla il sole vi si potrà riflettere quasi perfettamente e tanto più perfettamente quanto più il lago sarà calmo. In caso contrario, l'immagine del sole non vi si potrebbe riflettere.
 
Accade un po' la stessa cosa alla nostra anima, nei con­fronti di Dio: più questa è calma, più Dio vi si riflette, la sua immagine s'imprime in noi, la sua grazia agisce attraverso noi. Se invece la nostra anima è agitata e turbata, l'azione della grazia diventa molto più difficoltosa. Tutto il bene che possiamo fare è un riflesso di questo sommo Bene che è Dio. Più la nostra anima è nella calma e nell'abbandono, più que­sto Bene si comunica a noi e, attraverso noi, agli altri. « II Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo nella pace », dice la Scrittura (Sai 29,11).
 
Il nostro Dio è il Dio della pace. Non parla e non opera che nella pace, non nel turbamento e nell'agitazione. Ram­mentiamo l'esperienza del profeta Elia sul monte Oreb: Dio non era nell'uragano, né nel terremoto, né nel fuoco, ma nel mormorio di un vento leggero (IRe cap. 19).
 
Spesso ci agitiamo, ci inquietiamo nel tentativo di voler risolvere tutto da soli, mentre sarebbe molto più efficace re­stare calmi, sotto lo sguardo di Dio, lasciandolo agire ed ope­rare in noi con la sua saggezza e la sua potenza, infinitamen­te superiori alle nostre. « Poiché così dice il Signore Dio, il Santo d'Israele: Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza. Ma voi non avete voluto » (Is 30,15).
 
Il nostro non vuole essere, ben inteso, un invito alla pi-grizia e all'inerzia; ma un'esortazione a non agire mossi da uno spirito d'inquietudine e di fretta eccessiva, bensì sotto l'impulso mite e pacifico dello Spirito di Dio. San Vincenzo de' Paoli, la persona meno sospettabile di pigrizia, diceva: « II bene che Dio opera si fa da sé, quasi senza che uno se ne accorga. Bisogna essere più passivi che attivi; e così Dio solo farà per mezzo di voi ciò che tutti gli uomini insieme non potrebbero fare senza di lui »."
(Tratto dal libro "La pace del cuore" di Padre Jacques Philippe)

----------------------------------- 

Perdere una persona cara porta sempre dolore, ma il cuore riceve consolazione dalla fede e dalla certezza che ci ritroveremo ancora nella pace e nella gioia dell'amore di Dio.
In questo momento la nostra dolce Mamma la Vergine Maria sia per voi modello.
A te Edda, Sonia, Lucetta, Lara, arrivi tutto il nostro affetto. Un abbraccio da tutti noi