giovedì 2 gennaio 2014

Voce di uno che grida nel deserto

"Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore" (Gv. 1,23)

Queste parole del Vangelo di oggi ci sono molto care perchè racchiudono il carisma, la mission della nostra Comunità. I fratelli e le sorelle consacrate e le "piccole voci" hanno deciso di prendere sul serio questo invito e desiderano impegnarsi ad essere "voce" per il Signore e non solo con le parole, ma specialmente nell'autenticità della vita.

Ma qual'è il deserto in cui tutti noi dobbiamo gridare il Cristo? E' l'aridità dei cuori che non sanno più amare, sono chiusi nel loro egoismo, nell'indifferenza; è la solitudine che molti provano, anche se sono in mezzo a tante altre persone, perchè non si sentono ascoltate, capite, amate, e non riescono a vedere che accanto a loro c'è Gesù che le può consolare.

Ad ogni cristiano il compito di essere "voce" di indicare "l'Agnello di Dio, colui che toglie il peccato dal mondo"; sussultare di gioia all'incontro con Lui, come fece Giovanni Battista ancora nel grembo di sua madre. Non dobbiamo avere paura ad essere missionari del nome di Gesù, di rendere diritta la via del Signore.

Molti sono quelli che perdono questa Via, a noi tutti il compito di ritrovarla e di invitare altri a farlo: per la salvezza eterna, ma anche per la pace e la gioia di oggi.

Allora, armati di misericordia, accoglienza, umiltà, carità combattiamo contro il male di oggi: l'indifferenza, il deserto.

Un caro abbraccio