Raffaello "Pesca miracolosa" 1516: tempera su cartone - Londra
"Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si
ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla
riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si
compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo." (Mt.4,12-23)
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo." (Mt.4,12-23)
Gesù è la
grande luce, come diceva Isaia, questa grande luce che ha illuminato quelli che
abitavano nell’ombra di morte, nelle tenebre del peccato, nella morte
dell’anima, nelle tenebre dei sentimenti, dei pensieri. Cristo è Colui che porta
luce, che fa comprendere, che fa comprendere il senso della vita, il come
viverla, ma il come viverla a pieno. Gesù dice: “convertitevi perché il Regno
dei cieli è vicino”; convertitevi, cambiate vita, trasformate i vostri
pensieri, il vostro cuore da pietra in carne e incominciate ad amare, ma ad
amare davvero, non un amore egoistico, ma quell’amore che passa attraverso Dio.
Gesù incontra sulla Sua strada, Simone, chiamato Pietro e Andrea, poi incontra Giacomo e Giovanni e a loro dice: “Venite dietro a me vi farò pescatori di uomini”. Pescatori di uomini, il Signore invita ognuno di noi ad esserlo, cercare di far entrare tutti gli uomini nella rete d’amore di Cristo. Oggi si usa tanto questo termine – entrare in rete – in situazioni lavorative, di volontariato, ecco Gesù ci chiede di entrare in rete ma in una rete d’amore, di comunione, una rete che fa stare bene, che ci fa sentire a casa, protetti, ma a volte noi preferiamo cadere nella rete del demonio, che non è più amore, che non è più misericordia e perdono, ma è odio egoismo, indifferenza, superbia.
Gesù incontra sulla Sua strada, Simone, chiamato Pietro e Andrea, poi incontra Giacomo e Giovanni e a loro dice: “Venite dietro a me vi farò pescatori di uomini”. Pescatori di uomini, il Signore invita ognuno di noi ad esserlo, cercare di far entrare tutti gli uomini nella rete d’amore di Cristo. Oggi si usa tanto questo termine – entrare in rete – in situazioni lavorative, di volontariato, ecco Gesù ci chiede di entrare in rete ma in una rete d’amore, di comunione, una rete che fa stare bene, che ci fa sentire a casa, protetti, ma a volte noi preferiamo cadere nella rete del demonio, che non è più amore, che non è più misericordia e perdono, ma è odio egoismo, indifferenza, superbia.
Parlavo con
una psicologa, in questi giorni e mi diceva che l’uomo oggi è invitato dalla
società, da molti stimoli, a vivere il narcisismo: è staccarsi dalla realtà,
staccarsi dall’altro, vedere solo sé stesso, e questo porta a vivere tanti
sentimenti negativi. Ne è prova l’arroganza, il poco rispetto, l’ira che
scoppia per ogni sciocchezza, il giudizio costante del fare dell’altro, anche se
buono, solo perché si vuole sempre essere al centro dell’attenzione: “prime
donne”.
E allora,
Signore, Ti chiediamo, aiutaci a essere pescatori, ad accogliere nella Tua rete
d’amore chi incontriamo, a sentire che il Regno dei cieli è vicino, è dentro
di noi. Che Tu non sei un Dio lontano, ma un Dio che ci parla ogni giorno e
ascolta ogni giorno il nostro cuore e i nostri pensieri.
Aiutaci,
Signore, a camminare su questa via di conversione, concretamente, nella vita di
ogni giorno.