Negli incontri dedicati alla lettura e riflessione del libro
“Castello Interiore” di Santa Teresa d’Avila, stiamo scoprendo, pagina dopo
pagina, il senso e la meraviglia del percorso di conversione dell’anima.
Siamo arrivati alle quarte dimore e Santa Teresa spiega la
differenza, nella preghiera e nella meditazione, “dei contenti e dei gusti
spirituali”.
La preghiera: un momento dedicato al dialogo con Dio, stare
cuore a cuore con Lui, esprimere a Lui il nostro amore, ringraziare per i doni che porta a noi ogni giorno, parlare delle nostre
incertezze, dei dubbi, delle paure che ci tolgono la pace.
La preghiera è un dono che facciamo a noi stessi, perché se
abbiamo la consapevolezza che li davanti a noi si fa presente il Signore, il
Padre celeste, che ascolta con attenzione le nostre parole, che ascolta il nostro
cuore, non possiamo che desiderare di pregare.
Invece il pensiero più comune è che la preghiera è una
perdita di tempo, ci pesa, e se “ci tocca” la viviamo in modo distratto e
distaccato.
Pregare ci dona forza, ci dona gioia, perché in quel momento incontriamo il nostro Creatore che ci alimenta del più bel dono che ha
portato a noi: l’amore.
Chiediamo anche a voi di unirvi alla preghiera della Coroncina della conversione del cuore con l'intenzione che più persone possano comprendere l'importanza del cammino di conversione, non solo per la serenità del cuore, ma anche per la salvezza dell'anima.
Un caro abbraccio.
Consiglio la lettura dei capitoli dedicati alla preghiera del Catechismo della Chiesa Cattolica. Leggi qui.