lunedì 20 gennaio 2014

Cristo è lo Sposo

 Ultima cena - Leonardo da Vinci

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!». (Mc.2,18-22)

Gesù è lo Sposo della Chiesa sua Sposa, è lo Sposo per ognuno di noi. La Sposa ama lo Sposo, la Sposa ascolta il suo Sposo e si mette al Suo servizio, o meglio si prende cura dello Sposo e dei Suoi beni. Gesù ha detto: "non vi chiamo più servi, ma vi chiamo amici"; oggi ci dice che siamo addirittura sposi. Il servo fa per avere qualcosa in cambio; l'amico comprende e condivide; la sposa ama, diventa una sola carne e una sola anima con il suo Sposo è un unione intima. Impara a pensare come Lui ad agire come Lui.

Santa Teresa d'Avila nel libro "Castello Interiore" definisce la settima mansione, l'apice del percorso spirituale, con il termine matrimonio, un'unione intima con l'Amato. San Paolo scrive: "e non vivo più io, ma Cristo vive in me". (Gal. 2,20)

Anche i discepoli di Gesù, quando non ci sarà più lo Sposo, digiuneranno, perchè allora il digiuno avrà un senso nuovo. Sarà prima di tutto il digiuno dalla superbia, dall'orgoglio, dai veleni della nostra anima: i vizi. Che serve digiunare dal cibo se non lo si fa nell'umiltà. Il digiuno, come il cibarsi, è comunione, è senso di appartenenza; se non si è in comunione con i fratelli, se il digiuno non è espressione di amore e solidarietà, qual'è il suo scopo? Santa Ildegarda di Bingen sosteneva che il digiuno deve essere vietato ai superbi, perchè per loro sarebbe dannoso perchè diventano più arroganti.

Gesù ci invita a non "rattoppare" la nostra religiosità, ma ci invita ad una fede vera, viva, che trasforma tutto il nostro essere: la conversione del cuore. Gesù non ci vuole ipocriti, ma autentici, uomini nuovi. 

"Ma voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l'uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità" (Ef. 4,20-24)

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Domani sera, a Canonica d'Adda, ci incontreremo per condividere la riflessione sui sensi spirituali partendo dalle bellissime parole di Sant'Agostino:

"O Dio mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace." (Confessioni 10,27) 

Buona giornata, che sia colma di pace in Cristo.