giovedì 26 dicembre 2013

Santo Stefano



“Gli apostoli dissero: «Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense. Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest'incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola». Piacque questa proposta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo.” (At. 6,2b-5°)

Oggi si ricorda Santo Stefano primo martire cristiano.
Gesù nel Vangelo di oggi ci dice:“perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani”  (Mt. 10,17-18)

Guardando la storia di Santo Stefano mi domando, perché se i cristiani erano persone miti, umili e, come leggiamo negli Atti degli Apostoli, si preoccupavano di sfamare i poveri, prendersi cura dei malati, perché erano perseguitati, perché davano così fastidio? E perché ancora oggi il credente, la persona retta, viene derisa, giudicata, uccisa.

Simeone a Maria nel giorno in cui Gesù venne presentato al Tempio dice:” Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione”. (Lc. 2,34)
Segno di contraddizione: Lui con la Sua vita, la Sua parola, ci mette davanti alla nostra verità, a come siamo davvero. A volte pensiamo di essere “troppo bravi”, ma guardando Lui vediamo che siamo molto lontani da esserlo, magari perché giudichiamo, perché siamo indifferenti alle necessità dei bisognosi, oppure ci muoviamo verso l’altro non nella gratuità, ma nell’aspettativa che contraccambi il nostro favore e tanto altro ci sarebbe da vedere. Ecco la contraddizione! Lui, il Cristo, ci contraddice, ci dice che non siamo nella verità, ma che viviamo con il volto rivolto alle attrattive di questo mondo, agli idoli e non a Dio.

Questo a molti da fastidio; irrita sapere che non viviamo nell’amore incondizionato, la carità, irrita sapere che la nostra fede è solo di apparenza, come i “farisei ipocriti”.
Allora è meglio far tacere uccidendo Cristo, gli Apostoli e tanti tanti altri discepoli di Cristo che ancora oggi muoiono perché portano la verità dell’Amore.

E allora seguiamo la Via, afferriamo la Verità e capiremo la Vita!!!

“Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime” (1 Pt. 1,8-9)

Un caro abbraccio 

Dimenticavo: auguri a tutti coloro che portano questo nome!