lunedì 30 dicembre 2013

No all’accidia egoista …





La profetessa Anna … “Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme”. (Luca 2,37-38

Anna dedicava la sua vita al servizio di Dio e dei fratelli, nell’umiltà, nella gratuità, il suo cuore era libero per poter accogliere il volere del Padre ed essere per Lui strumento. E vide il Signore!
Ognuno di noi è chiamato ad essere operaio della messe, perché la messe è molta. Nella vigna del Signore c’è sempre molto da fare, ma è un fare che non svuota, è un fare che riempie il cuore. È l’indifferenza che svuota, perché è il contrario dell’amore. Noi siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio: se Lui è amore anche noi lo siamo e quindi ogni cosa che viviamo contraria all’amore ci rende sofferenti e tristi.

Cosa ne pensa il nostro caro Papa Francesco:

“No all’accidia egoista: Quando abbiamo più bisogno di un dinamismo missionario che porti sale e luce al mondo, molti laici temono che qualcuno li inviti a realizzare qualche compito apostolico, e cercano di fuggire da qualsiasi impegno che possa togliere loro il tempo libero. … Questo si deve frequentemente al fatto che le persone sentono il bisogno imperioso di preservare i loro spazi di autonomia, come se un compito di evangelizzazione fosse un veleno pericoloso invece che una gioiosa risposta all’amore di Dio che ci convoca alla missione e ci rende completi e fecondi. Alcuni fanno resistenza a provare fino in fondo il gusto della missione e rimangono avvolti in un’accidia paralizzante. Il problema non sempre è l’eccesso di attività, ma soprattutto sono le attività vissute male, senza le motivazioni adeguate, senza una spiritualità che permei l’azione e la renda desiderabile. Da qui deriva che i doveri stanchino più di quanto sia ragionevole, e a volte facciano ammalare. Non si tratta di una fatica serena, ma tesa, pesante, insoddisfatta e, in definitiva, non accettata. “Esortazione Apostolica di Papa Francesco EVANGELII GAUDIUM 81-82”

“Oh Signore, fa di me uno strumento della tua pace”
                                                         San Francesco